Guida di Viaggio in Rajasthan: Cosa Vedere e Itinerario Consigliato

Cosa vedere in Rajasthan, India?

L’India non è solo un paese, è un universo a sé. Così vasta e ricca di contrasti da sembrare un mondo intero racchiuso in un solo luogo. È impossibile elencare tutto ciò che merita di essere visto — ogni angolo ha una storia, un profumo, un colore diverso.

Per questo voglio portarvi con me nel Rajasthan, la terra dei Maharaja, raccontandovi cosa vedere e vivere attraverso il mio itinerario e le mie emozioni. È un viaggio che non si misura in chilometri, ma in sensazioni. 

Dell’India amo la sua infinita varietà: in un solo viaggio puoi attraversare giungle lussureggianti, deserti dorati, montagne maestose e città che pulsano di vita. Ogni stato ha un’anima propria, un sapore, una voce. E il Rajasthan… beh, il Rajasthan è poesia fatta pietra, sabbia e luce.

Se stai pensando di visitare l’India ma non sai da dove iniziare, lascia che ti sveli un segreto: comincia dal Rajasthan.

Il Rajasthan è un luogo che non somiglia a nessun altro al mondo. Qui l’anima regale dell’antica India si mescola al caos polveroso delle strade, agli asinelli che si incrociano con i cammelli, ai colori vivi che sembrano danzare nell’aria. È un equilibrio perfetto tra maestosità e semplicità.

Eppure, nonostante le sue contraddizioni, il Rajasthan rappresenta il modo più “dolce” per avvicinarsi all’India. Un paese intenso, affascinante, ma anche capace di mettere alla prova perfino i viaggiatori più esperti. Qui, però, ogni sfida diventa parte della magia.

Mappa e Itinerario Consigliato di 15 Giorni in Rajasthan

Il nostro viaggio in Rajasthan ha seguito un itinerario piuttosto classico, ma carico di emozioni — un percorso che ci ha condotti attraverso la terra dei Maharaja, tra antichi palazzi, deserti infiniti e città dai colori accesi. Abbiamo concluso l’avventura con una delle sette meraviglie del mondo, il maestoso Taj Mahal, e due giorni sulle rive sacre del Gange, nella mistica Varanasi.
Chi ha letto il mio racconto “Varanasi nel ventre di Shiva” sa già di quale magia sto parlando.

Qui sotto trovate la mappa del nostro itinerario, pensata per accompagnarvi passo dopo passo lungo il viaggio.
Ci siamo spostati principalmente con mezzi pubblici — autobus e treni — per vivere appieno il ritmo e l’anima autentica dell’India. Una parte del tragitto l’abbiamo percorsa con un driver privato, mentre per il ritorno da Varanasi a Delhi abbiamo optato per un volo interno, comodo e rapido.

È stato un viaggio intenso, autentico e pieno di sfumature — proprio come l’India stessa: contrasti, profumi e poesia che restano nel cuore.

Con il senno di poi, ti consiglio vivamente di affidarti a un driver per il tuo viaggio in Rajasthan.

Muoversi in autobus attraverso questa regione è un’esperienza… diciamo, formativa 😅. Affascinante, certo, ma anche piuttosto snervante: attese infinite, strade interminabili e imprevisti a ogni chilometro. E se capiti qui durante il periodo dei monsone, l’avventura raggiunge un nuovo livello — le strade sterrate si trasformano in piccoli fiumi di fango e potresti ritrovarti fermo per ore in mezzo al nulla, con la pioggia che scandisce il tempo.

E poi ci sono loro, le mucche sacre — vere sovrane dell’asfalto indiano. Procedono lente e tranquille nel bel mezzo della carreggiata, costringendo autobus, auto e cammelli a fermarsi in rispettoso silenzio. Nessuno osa contrariarle: sono loro le vere regine del traffico del Rajasthan.

Un’esperienza autentica, caotica e irripetibile… ma fidati: con un buon driver, il Rajasthan si vive con un sorriso in più e molta meno fatica.


Delhi: Là dove la storia incontra la modernità

Anche se Delhi non fa parte del Rajasthan, è quasi certo che sarà la tua prima tappa in India. Ed è il punto di partenza perfetto per cominciare a immergersi nel ritmo, nei suoni e nei colori di questo Paese straordinario.

Arrivare a Delhi significa entrare in un mondo che vibra di vita. È una città frenetica, rumorosa, contraddittoria — ma irresistibilmente affascinante. Qui antico e moderno convivono in un equilibrio che sembra impossibile, eppure funziona. È proprio qui che si comprende davvero il senso della frase: “nel caos c’è ordine.”

Non esiste un posto come Delhi. Ogni senso viene travolto: i colori brillanti dei sari, l’odore delle spezie e dell’incenso, i clacson che si mescolano alle voci dei venditori ambulanti. È un’esperienza che può stordire, ma anche incantare.

Passeggiare tra le stradine di Old Delhi è come fare un salto indietro nel tempo.
Il maestoso Red Fort, con le sue mura di arenaria rossa, racconta i fasti dell’Impero Mughal e custodisce storie di potere e splendore.
Da lì, basta inoltrarsi lungo Chandni Chowk, una delle vie più antiche e affollate della città, per entrare nel cuore pulsante della vita quotidiana.

Tra i profumi del cibo di strada e i colori dei mercati, potrai visitare il Sisganj Gurdwara, un tempio sikh dove spiritualità e accoglienza si fondono in un’atmosfera di profonda serenità.
Più avanti, il Kinari Bazaar esplode di dettagli e colori: stoffe preziose, pizzi e ricami destinati ai matrimoni indiani, un trionfo di artigianato e tradizione.

Non lontano da qui si trova la Jama Masjid, la più grande moschea dell’India e una delle più imponenti al mondo. Le sue cupole maestose e il vasto cortile regalano una sensazione di pace e magnificenza difficile da descrivere.

Lasciando la parte antica e spostandoti verso Nuova Delhi, il paesaggio cambia: ampi viali, giardini curati e palazzi in stile coloniale.
Qui sorge la Tomba di Humayun, un capolavoro in arenaria rossa e marmo bianco, che anticipa per eleganza e proporzioni la bellezza del Taj Mahal. Poco distante, si erge l’imponente India Gate, un arco di trionfo alto 42 metri dedicato ai soldati indiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale.

E poi c’è lui, il Qutub Minar, una delle meraviglie architettoniche più suggestive di Delhi. Con i suoi oltre 70 metri d’altezza, questo minareto in arenaria rossa — costruito nel XII secolo — svetta verso il cielo come un inno alla grandezza dell’antica India islamica. Camminare nel suo complesso, tra colonne scolpite e rovine antiche, è come sfogliare le pagine di un libro di pietra.

Se ami la storia, non perdere il Museo Nazionale, che custodisce migliaia di anni di arte, cultura e spiritualità indiana. Ogni sala racconta un frammento di un Paese che non smette mai di sorprendere.

Delhi è un vortice di contrasti: caotica e magnetica, spirituale e rumorosa, estenuante e meravigliosa.
Ti confonde, ti sfida, ma alla fine ti conquista.
È un luogo che non si dimentica — si vive, si sente, e in qualche modo, ti resta dentro per sempre.


Bikaner e il Tempio dei Topi – Karni Mata Temple

A pochi chilometri da Bikaner, nella piccola cittadina di Deshnoke, sorge uno dei luoghi più insoliti e affascinanti del Rajasthan: il Tempio di Karni Mata, conosciuto da tutti come il Tempio dei Topi.

Bikaner in sé è una città tranquilla, dal fascino discreto. Oltre al suo imponente Forte di Junagarh e al raffinato Lalgarh Palace, un elegante edificio in arenaria rossa, non offre grandi attrazioni. Ma basta allontanarsi di una trentina di chilometri per entrare in un mondo che sembra appartenere a un’altra dimensione.

Il Tempio dei Topi è un’esperienza che potremmo definire… mistica, ma solo per i più coraggiosi.
Non tanto per la presenza dei topi — che qui sono migliaia, oltre 20.000, e corrono liberi ovunque — ma per il fatto che la visita si svolge a piedi nudi.
Sì, hai letto bene: niente scarpe, niente sandali. Solo tu, il marmo fresco del pavimento e un’infinità di piccoli roditori che ti sfrecciano accanto o ti sfiorano i piedi mentre bevono il latte dalle ciotole offerte dai devoti.

Eppure, nonostante tutto, questo luogo esercita un fascino ipnotico.
Il tempio in sé non è particolarmente maestoso, ma ciò che lo rende unico è la devozione con cui i topi vengono venerati come manifestazioni divine. Qui sono nutriti, accuditi e protetti con una cura che commuove. I fedeli li considerano sacri perché, secondo la leggenda, ospitano le anime dei seguaci di Karni Mata, una santa venerata come incarnazione della dea Durga.

La scena può sembrare surreale: migliaia di topi che mangiano, dormono e si arrampicano sulle decorazioni del tempio, mentre i devoti li osservano in silenzio o offrono cibo in segno di rispetto.
E guai a spaventarsi se uno ti passa sui piedi — anzi, è considerato un segno di buona fortuna!

Ma la vera benedizione è avvistare uno dei rarissimi topi bianchi, considerati sacri portatori di prosperità. Si dice che chi riesce a vederne uno, anche solo per un istante, riceva le grazie della Dea e la fortuna per sé e per la propria famiglia.

Lasciare il tempio significa uscire da un mondo sospeso tra il sacro e l’incredibile, dove la fede assume forme che sfidano la logica occidentale — eppure, in qualche modo, tutto qui sembra avere un suo profondo significato.


Jaisalmer – La Città d’Oro nel Deserto del Thar

Nel cuore del deserto del Thar, tra dune infinite e silenzi che sembrano sospesi nel tempo, sorge Jaisalmer, una delle meraviglie più affascinanti dell’India.


Da lontano appare come un miraggio dorato: mura d’arenaria che si accendono di luce al tramonto, torri che spuntano dalla sabbia e un’atmosfera così irreale da sembrare uscita da una fiaba.

Anticamente, Jaisalmer era una tappa fondamentale lungo le rotte carovaniere verso l’Occidente. Qui si fermavano mercanti e viaggiatori provenienti da terre lontane, e con la loro ricchezza costruirono splendide haveli, antiche dimore signorili intarsiate di pietra e decorate con dettagli minuziosi.
Tra tutte, la più celebre e spettacolare è la Patwon-ki Haveli, un vero capolavoro di arte e architettura del deserto.

Dominando la città dall’alto, il maestoso Forte di Jaisalmer è una meraviglia viva — una delle poche fortezze abitate al mondo. Le sue stradine strette e tortuose conducono a templi giainisti scolpiti con una delicatezza incredibile e a haveli che sembrano ancora custodire i segreti del passato.


Nonostante il tempo e l’erosione ne minaccino la struttura, camminare tra le sue mura è come fare un salto indietro nel Medioevo: ogni pietra racconta una storia.

Concediti una pausa in uno dei palazzi trasformati in hotel di charme o in una tea room panoramica all’interno della fortezza: sorseggiare un tè guardando il deserto che si estende all’infinito è un momento di pura magia, difficile da dimenticare.

Ma Jaisalmer non è solo storia e architettura: è anche il deserto, con le sue notti stellate e il silenzio che ti entra dentro.
Trascorrere una notte in un campo tendato tra le dune, magari dopo un breve giro in cammello al tramonto, è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita.
Le danze popolari intorno al fuoco, la musica del deserto, i piatti speziati serviti sotto un cielo trapunto di stelle… sì, può sembrare turistico, ma ti assicuro che è un’esperienza indimenticabile.

Jaisalmer non si visita soltanto — si sogna, si vive e si porta con sé.
Una città che brilla di luce propria, anche nel silenzio dorato del suo deserto.


Jodhpur – La Città Blu del Rajasthan

Chi non conosce la famosa Città Blu?
Con le sue case color indaco che si arrampicano ai piedi della fortezza, Jodhpur è una delle mete più iconiche del Rajasthan e una tappa imperdibile in ogni viaggio in India.

Il soprannome nasce dal colore delle antiche abitazioni dei bramini, una tradizione che ancora oggi regala alla città il suo fascino unico. Devo ammettere, però, che me l’aspettavo più intensamente blu… Ma la sua bellezza resta innegabile, soprattutto grazie all’imponente Mehrangarh Fort, che domina la città da 120 metri d’altezza. Dalle sue mura, la vista sul labirinto azzurro sottostante è davvero mozzafiato.

Poco distante si trova il raffinato Jaswant Thada, un cenotafio in marmo bianco che brilla alla luce del sole, e l’elegante Umaid Bhawan Palace, un capolavoro architettonico in arenaria dorata: metà residenza reale, metà hotel di lusso. Il palazzo, uno dei più grandi al mondo, incarna la grandiosità e il prestigio dei maharaja moderni.

Infine, perditi tra i vicoli della città vecchia: porte scolorite, botteghe artigiane e scene di vita quotidiana perfette da immortalare.

Forse meno blu di come la immaginavi, ma Jodhpur resta autentica, maestosa e viva — una città dove il passato regale incontra il ritmo vibrante dell’India di oggi.


I Templi di Ranakpur e il Forte di Kumbhalgarh

Immersi tra le colline del Rajasthan, i templi giainisti di Ranakpur sono un capolavoro scolpito nel marmo bianco. Il tempio principale conta 29 sale e 1.444 colonne, ognuna diversa dall’altra, intarsiate con una maestria che lascia senza parole.
Più che l’architettura, ciò che colpisce è l’atmosfera: una serenità mistica che avvolge il complesso, incastonato in una valle verde e silenziosa, dove i pinnacoli dei templi si stagliano verso il cielo.

Proseguendo verso nord, dopo una strada lunga e tortuosa, si raggiunge il maestoso Forte di Kumbhalgarh, con le sue mura che si estendono per oltre 30 chilometri, seconde solo a quelle della Grande Muraglia Cinese.
All’interno si trovano antichi templi e rovine, ma il vero spettacolo è la vista panoramica sulla giungla e le colline circostanti — un luogo che racchiude tutta la forza e la magia del Rajasthan.


Udaipur – La Città Bianca del Rajasthan

Chiamata anche la Città Bianca o la Venezia d’Oriente, Udaipur è una delle mete più romantiche e affascinanti del Rajasthan.
Adagiata sulle sponde del Lago Pichola, regala scorci da fiaba e riflessi dorati al tramonto. Al centro del lago sorge il celebre Taj Lake Palace, lussuoso hotel in marmo bianco raggiungibile solo in barca e tra i più iconici dell’India.

Una crociera sul lago al tramonto è una delle esperienze più belle da vivere qui: l’acqua riflette il profilo del City Palace e le isole di Jag Mandir e Jag Niwas, creando un paesaggio incantato.


Il Jag Mandir Palace, con le sue cupole e giardini, merita una visita per la sua eleganza e atmosfera regale.

L’imponente City Palace domina la città con i suoi cortili, terrazze e decorazioni in marmo e mosaico. Costruito nell’arco di oltre 400 anni, oggi ospita un museo e due palazzi trasformati in hotel di charme: lo Shiv Niwas e il Fateh Prakash.

Nel cuore di Udaipur si trova anche il Tempio Jagdish, il più grande della città, ricco di sculture e dettagli finemente intagliati.

Romantica, luminosa e senza tempo, Udaipur è una città che incanta al primo sguardo — e rimane nel cuore per sempre.


Chittorgarh Fort – La Fortezza del Coraggio

Imponente e leggendario, il Forte di Chittorgarh è la più grande fortezza dell’India e un simbolo del coraggio dei Rajput.
La leggenda narra che il suo primo assedio fu scatenato dalla bellezza della regina Padmini, amata dal sultano di Delhi e difesa con eroismo dal suo sposo, in una storia di amore e sacrificio diventata leggenda.

La cittadella, estesa su oltre 300 ettari, è protetta da una muraglia monumentale che si snoda lungo la collina e custodisce palazzi, templi, bacini d’acqua e due splendide torri: la Kirti Stambh e la Vijay Stambh, simboli di fede e vittoria.


Si accede al forte attraverso sette porte monumentali, varcando le quali sembra di entrare in un’altra epoca — quella in cui l’onore valeva più della vita.


Pushkar: la città sacra del loto e della leggenda di Brahma

Assolutamente da non perdere, Pushkar è una piccola città dal fascino mistico. Secondo la leggenda, il dio Brahma lasciò cadere un fiore di loto e nacque così il lago sacro che oggi lambisce la città.

È l’unico luogo in India con un tempio dedicato a Brahma, un sito antico e venerato da oltre duemila anni. Accanto, il Tempio Varaha, distrutto e poi ricostruito nel XVIII secolo, racconta la forza della devozione locale.

Passeggiare lungo il lago, tra preghiere e musica, è l’esperienza più autentica. Per una vista mozzafiato, sali al Tempio Savitri o al rosa Tempio Pap Mochani: da lassù Pushkar appare come un miraggio tra deserto e spiritualità.


Jaipur: la città rosa del Rajasthan

Capitale del Rajasthan e parte del celebre Golden Triangle, Jaipur è una delle mete più visitate dell’India, un luogo dove storia e tradizione si fondono con eleganza. Chiamata “la città rosa” per il caratteristico colore dei suoi edifici, deve questa tonalità all’accoglienza riservata al Principe del Galles nel 1876, quando l’intera città venne dipinta di rosa in segno di benvenuto e ospitalità.

Tra le meraviglie da non perdere spicca il Palazzo dei Venti (Hawa Mahal), una facciata maestosa di finestrelle e balconcini decorati, che purtroppo oggi si affaccia su una strada trafficata e caotica. Imperdibile anche il City Palace, ancora residenza del Maharaja, e il Jantar Mantar, un osservatorio astronomico a cielo aperto, affascinante nella sua stravaganza e precisione.

Poco fuori città, il maestoso Forte di Amber domina le colline con le sue mura imponenti e gli interni riccamente decorati. Molti visitatori scelgono di raggiungerlo a dorso di elefante, ma forse il modo migliore per godersi la salita è a piedi o in jeep, per preservare il benessere degli animali e assaporare con calma la magia del luogo.


Agra: la città dell’eterno amore

Famosa in tutto il mondo per i suoi capolavori architettonici, Agra è la patria di uno dei monumenti più iconici e amati di sempre: il Taj Mahal. Letteralmente mozzafiato, questa meraviglia in marmo bianco è una delle Sette Meraviglie del Mondo e il più grande tributo all’amore mai realizzato. Costruito dall’imperatore Shah Jahan in memoria della sua amata Mumtaz Mahal, il Taj incanta con la sua armonia perfetta, i raffinati intarsi di pietre preziose e i giochi di luce che lo rendono diverso a ogni ora del giorno.

 

Ma Agra non è solo il Taj Mahal. Vale assolutamente una visita anche il Forte Rosso (Red Fort), un’imponente cittadella in arenaria rossa che racchiude palazzi, cortili e giardini dal fascino regale. Si raggiunge facilmente con un breve giro in autorisciò dal centro città, ed è il luogo ideale per completare la scoperta della magnificenza moghul che ha reso Agra una leggenda senza tempo.


Varanasi: l’anima eterna dell’India

Ultima tappa, ma forse la più intensa: Varanasi, la città più antica abitata al mondo, è il cuore spirituale dell’India. Più che visitarla, la si vive — tra suoni, colori e rituali che sembrano sospesi nel tempo.
 
All’alba, una gita in barca sul Gange è un’esperienza indimenticabile: vedrai i pellegrini immergersi nel fiume sacro per purificarsi dai peccati e la città risvegliarsi lentamente nella luce dorata.
 
Tra i luoghi più sacri ci sono i ghat delle cremazioni, Manikarnika e Harishchandra, dove la vita e la morte si sfiorano in un equilibrio eterno. Da non perdere anche il tempio di Kashi Vishwanath, meta di innumerevoli fedeli.
 
La sera, al Dasashwamedh Ghat, lasciati incantare dal Ganga Aarti, la cerimonia di fuoco e preghiera dedicata a Madre Ganga: un momento mistico che racchiude tutta la magia e l’anima dell’India.

Questo è un viaggio straordinario nel Nord dell’India, che offre un perfetto connubio di cultura, patrimonio e spiritualità. Se desideri esplorare in profondità il Rajasthan, scopri il nostro Tour Classico del Rajasthan e inviaci una richiesta — penseremo noi a tutti i dettagli per rendere il tuo viaggio indimenticabile e senza pensieri.

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